Grillo replica a Giuseppe Conte: “Stiamo uniti se possiamo. Io ho agito come dovevo agire”.
ROMA – E’ sempre più crisi all’interno dei 5Stelle. In un monologo di poco più di cinque minuti Beppe Grillo è ritornato sulla crisi del M5s replicando a Conte. “Non sono il padre padrone – ha detto il comico ligure – sono il papà del Movimento, un papà con il cuore“.
Grillo su Conte: “Si è fatto negare”
Il fondatore del M5s ha parlato anche di Conte. “La conferenza stampa – ha detto riportato dal Corriere della Sera – me l’ha anticipata lui dicendomi che avrebbe parlato davanti ai cronisti e non con me. Poi non l’ho più sentito, si è fatto negare. Nel suo progetto non ho visto la carta dei valori, il codice etico e la transizione per il 20150. E per questo dovevo agire solo così. Il Movimento cambia , Conte poteva essere la persona giusta oppure no”.
Per Grillo le idee sono chiare anche per il futuro: “Se possiamo stiamo uniti. Poi se qualcuno farà una scelta diversa la farà in coscienza. Noi fino all’ultimo abbiamo fatto una trattativa. In Parlamento ho visto un po’ di paura, non sentivo il solito ambiente del MoVimento che è fatto di ironia, abbracci e anche affetto. Ho sentito una paura latente. Sono venuto già a fare qualche battuta e lui magarsi è offeso, non lo so“.
Conte: “Non dica falsità sul mio conto”
Non si è fatta attendere la replica di Conte: “Ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo, ma non dica falsità sul mio conto. Lui volevo una diarchia e non terrò il mio progetto politico nel cassetto perché è ambizioso. Ho avuto tanto sostegno da parte dei cittadini. Ho lavorato per quattro mesi e aspettato Grillo in piena trasparenza“. Parole che confermano lo strappo e che aprono alla formazione di un partito guidato dall’ex premier.